16 marzo 2014

Equo, più equo … iniquo?

Oltre al danno la beffa. Oltre alla tassa la presa in giro. C'è del genio del marketing in questa oppressione

So di essere un inguaribile rompipalle, in me forse c’è anche una buona dose di compiacimento narcisistico: quando, cercando notizie da commentare per Filodiritto, mi sono imbattuto nella Legge 23/2014 di delega al Governo per la riforma del sistema fiscale, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 marzo, ho pensato che veramente al peggio non c’è mai fine.

Non mi riferisco al merito delle disposizioni, proprio non ci penso neanche ad affrontarlo, vedremo – senza alcuna fiducia – i decreti attuativi. Mi riferisco al titolo della legge: Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.

Propongo di sottoporre il seguente test ai futuri candidati all’inquadramento nella pubblica amministrazione e/o a incarichi di partito:

L’espressione “più equo” nella Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita rappresenta: 

  1. Uno scusabile errore di battitura
  2. Un fastidioso dito nell’occhio del contribuente
  3. Una pietosa foglia di fico
  4. Un sincero omaggio alla correttezza politica
  5. Un geniale escamotage del perfetto piccolo avvocato
  6. Un palese ossimoro, se riferito a sistema fiscale
  7. Un simpatico depistaggio
  8. Un implacabile scherzo del destino
  9. Una dotta citazione volterriana
  10. Un’implicita ammissione
  11. Un’ardita perifrasi
  12. Un accademico inserimento per esigenze di metrica
  13. Un’accurata climax, insieme a “trasparente” e “orientato alla crescita”
  14. Una preziosa anticipazione dell’imminente libro dell’anonima cerchiobottisti
  15. Una violenta annotazione sarcastica
  16. Un lungimirante spunto per un hashtag
  17. Una irriverente pernacchia agli imprenditori
  18. Un ingombrante fardello
  19. Un prossimo slogan di partito
  20. Una proposta di un esperto di web-marketing
  21. Una entusiastica ripresa di un bando giacobino
  22. Un maldestro tentativo di generare aspettative
  23. Una netta presa di posizione contro la fame nel mondo
  24. Un famelico desiderio di condivisione/solidarietà/fraternità
  25. Un vincente trailer del film finanziato dallo Stato sui benefici della tassazione
  26. Un’educata presa in giro
  27. Un eufemistico paradosso
  28. Un’estatica contemplazione di un’alba radiosa
  29. Un difficile rebus
  30. Un onanistico gioco intellettuale
  31. Un’abile esercizio lessicale
  32. Una repentina incursione del dipartimento per le pari opportunità
  33. Un gioco a premi sotto forma di caccia al tesoro

Nota per il candidato: almeno una è la risposta corretta

TAG:    Fisco Tasse 

Mi fa piacere se mi scrivi. In privato, sarà fuori moda ma a me piace così