13 aprile 2014

L’insopportabile leggerezza della Corte Costituzionale

Scedere dal piedistallo non è facile. Guardare con occhi diversi chi ci sta sopra di più. Obbligatorio provarci

Traccia d’esame per concorso di magistratura:

Prendendo in esame le pronunce della Corte Costituzionale dal 2000 ad oggi, interpreti il candidato in senso costituzionalmente orientato la seguente citazione tratta da Coercing value: the worldwide rule of judges di Robert H. Bork (Liberilibri, 2004, p.33):

L’evoluzione del controllo di costituzionalità dimostra che le corti, non esistendo meccanismi di sorveglianza, non sono libere solo di fare ciò che la Costituzione proibisce, ma anche di impedire ciò che consente.

In particolare, si soffermi il candidato sulle seguenti nozioni: controllo costituzionale, potere legislativo, maggioranza e minoranza parlamentare, checks and balances, abrogazione di leggi, sentenza additiva, sentenza sostitutiva.

Eviti il candidato riferimenti a dottrina proveniente da giudici che fanno o hanno fatto parte della Corte Costituzionale.

Infine il candidato tracci le linee di evoluzione della giurisprudenza della Corte Costituzionale, alla luce della seguente citazione del Giudice Antonin Scalia (p.29):

Viene naturale chiedersi quale tipo di misteriosa sapienza venga trasfusa nei giuristi quando diventano membri di questa Corte, sapienza che li rende capaci di stabilire che prassi non chiaramente vietate dal testo dalla Costituzione, ma considerate costituzionali dalla popolazione per duecento anni, siano in realtà incostituzionali.

Vietato il ricorso al principio di ragionevolezza.

Mi fa piacere se mi scrivi. In privato, sarà fuori moda ma a me piace così