07 settembre 2015

Pierino e i buoni propositi per l’anno scolastico

Pierino non hai capito che oggi non è più vero che un maschio è un maschio e una femmina una femmina.Sei il solito bimbo ignorante

Pierino: papà vuoi che ti legga i buoni propositi per quest’anno scolastico? 

Papà: fanno parte dei compiti che ti ha dato la maestra?

Pierino: sì

Papà: mi meraviglio che tu li abbia già fatti. Avanti leggi, mi voglio proprio divertire

Pierino:

  • Numero 1 fare i compiti per tempo e non ridurmi sempre all’ultimo momento
  • Numero 2 non fare scherzi alle maestre e ai compagni di classe
  • Numero 3 fare merenda con cibi sani, nutrienti e possibilmente biologici
  • Numero 4 non chiacchierare con i compagni e non dormire durante le lezioni
  • Numero 5 fare la cartella alla sera e non alla mattina cercando di non dimenticarmi i libri e i quaderni

Papà: bravo, mi sembra il trionfo del bravo alunno, sei proprio convinto?

Pierino: questi sono i propositi che leggerò alla maestra, ma ho un’altra lista, che mi piace di più

Papà: mi sembrava strano, avanti leggila, questa volta penso mi divertirò sul serio

Pierino:

  • numero 1 inventare nuovi sistemi originali per copiare senza essere visti
  • numero 2 falsificare la firma di papà ogni volta che porto a casa una nota

Papà: ne ero certo, tanto le maestre mi avvisano con un sms, credi di farci fessi tutti? Ce ne sono altri?

Pierino: certo

  • numero 3 studiare scientificamente le tette delle maestre e stilare la classifica
  • numero 4 fare regali stupidi alle compagne di classe (tipo lamette da barba)
  • numero 5 finire il buco iniziato l’anno scorso per vedere il bagno delle maestre dal nostro
  • numero 6 spacciare patatine e tutte le porcherie possibili ai compagni di classe
  • numero 7 riempire di insetti il cassetto della cattedra
  • numero 8 vestirmi da bimbo anche il giorno in cui ci si deve vestire da bimbe

Papà: così ti riconosco, mi ero quasi spaventato, spiega meglio la questione del giorno dei vestiti

Pierini: ai bimbi più grandi l’anno scorso hanno chiesto di venire un giorno vestiti da bimbe e alle bimbe vestite da bimbi e di provare a vedere come si stava, dicendo che in fondo possiamo scegliere se essere bimbi o bimbe

Papà: chi te l’ha detto?

Pierino: i miei amici più grandi

Papà: e loro l’hanno fatto?

Pierino: certo, altrimenti dovevano scrivere sulla lavagna cento volte un pensierino – non mi ricordo quale – e andare in campo di rieducazione per due settimane

Papà: e tu non ha paura del campo di rieducazione?

Pierino: no papà, ormai mi sono abituato, l’anno scorso ho passato più tempo nel campo di rieducazione che a scuola e in fin dei conti ho capito che basta dire sempre di sì e fare la faccia seria e dispiaciuta. Ho imparato perfino a dormire con gli occhi aperti, come nei cartoni animati. E poi … io non gioco con le bambole e non voglio mettermi la gonna e soprattutto ho il pisellino che le bimbe non hanno

Papà: quando hai fatto questa scoperta sensazionale?

Pierino: al mare quando giocavo con Anna

Papà: bene, le vacanze al mare servono a qualcosa. Ma non c’erano bimbe di nome Anna

Pierino: infatti si chiamava in modo strano con tante h e k e abbiamo deciso di chiamarla così

Mi fa piacere se mi scrivi. In privato, sarà fuori moda ma a me piace così